Care amiche, in questi anni di lavoro a casa ho trascorso moltissime ore con i miei figli. Questo ha reso speciale il nostro rapporto, lo ha fortificato ma al tempo stesso ha messo in evidenza alcuni limiti del lavoro in casa.
In particolare Andrea è presto diventato un bimbo ‘grande’, che aveva enorme familiarità con una terminologia di lavoro e che aveva poca voglia di andare all’asilo e di giocare con i coetanei.
Di per sé questo non mi era mai sembrato un problema, ma una sua caratteristica.
Poi per un insieme di coincidenze la mia strada si è incrociata con quella della dottoressa Elena Sardo: psicologa, psicoterapeuta, insegnate di massaggio Aimi ma soprattutto mamma intelligente e in gamba di due bimbe.
Quando Elena, che conoscevo per le sue attività dedicate alle mamme, ha inaugurato a Rivoli la psicomotricità, ho pensato di proporre ad Andrea di partecipare.
Non avevo nessun motivo per mandarlo oltre al desiderio di vederlo divertirsi, e non avevo nessuna aspettativa.
Invece in otto settimane Andrea è cambiato. Ha imparato il piacere di giocare con gli altri bambini, la sicurezza di frequentare qualche attività senza la mamma e la serenità di ritrovarla a fine lezione.
Poi ha imparato la gioia si sperimentare cose nuove e si é liberato da una sorta di ansia da prestazione che l’ha sempre caratterizzato.
Ora va molto volentieri all’asilo, si ferma anche per le attività facoltative, fa amicizia con gli amichetti al parco.
Anche le maestre sono rimaste senza parole rispetto a questi cambiamenti.
Unico punto dolente, ho perso un aiutante al lavoro.
Dovrò presto rimediare facendo un altro figlio….
Luisa Maria Orsi