Evoluzione di una mamma che lavora da casa…

Dopo quasi 5 anni di “imprenditoria domestica” in pochi mesi e con l’impulsività che mi contraddistingue, ho scelto di aprire uno show room aperto al pubblico.

Un gesto di incoerenza? Oppure dopo alcuni anni era necessario o utile (o piacevole) tornare ad un lavoro dai ritmi classici?

Per quel che mi riguarda la scelta di lavorare da casa era dettata da due grandi esigenze. La prima, quella di conciliare lavoro e genitorialità attenta e consapevole. La seconda era di ordine economico. Avviare una azienda da casa propria è stato oggettivamente molto meno dispendioso.

In questi cinque anni alcune cose sono cambiate. Andrea e Antonio sono cresciuti. Entrambi vanno a scuola per mezza giornata.

Io vivo in un paese molto piccolo e lo show room sarà aperto esattamente davanti all’ingresso della scuola elementare e materna. Questo mi consentirà tra un anno di portare Andrea e riprenderlo per pranzo.

Poi, soprattutto, è un passo economicamente non troppo azzardato. Solo due anni fa era una cosa che avrei reputato impensabile.

A ore dall’apertura, mi sento pronta a fare un bilancio di questi anni.

Lavorare esclusivamente da casa mi ha dato una enorme libertà. Ho potuto scegliere i tempi di lavoro in base alle esigenze di tutta la famiglia.

Al tempo stesso è stato molto faticoso, perché nella pratica le ore migliori  per lavorare erano quelle notturne.

Lavorare poi sempre da sola, con colleghi connessi via Skype, alle volte mi faceva sentire un po’ aliena.

Incontrare la clientela de visu solo in occasione delle fiere è stato poi un po’ un limite, perchè il confronto è sempre ricco di spunti.

In sintesi, per avviare la mia azienda, il lavoro da casa è stato fondamentale, dopo cinque anni anche essere pronti a cambiare è fondamentale.

Mi auguro di essere ancora mamma imprenditrice tra cinque anni, quando certamente saranno necessarie nuove evoluzioni.

Luisa Maria Orsi